Come scegliere il nuovo monitor per il pc: quali caratteristiche guardare
7 Novembre 2022
Monitor Al giorno d’oggi ormai lavorare da casa sembra sia diventata la normalità, e per quanto questo possa essere considerato uno svantaggio per alcuni ed un vantaggio per altri, una cosa è certa: lo strumento fondamentale per poter lavorare è il computer. Ed ovviamente un componente che risulta di fondamentale importanza è il monitor. Che […]
Monitor
Al giorno d’oggi ormai lavorare da casa sembra sia diventata la normalità, e per quanto questo possa essere considerato uno svantaggio per alcuni ed un vantaggio per altri, una cosa è certa: lo strumento fondamentale per poter lavorare è il computer. Ed ovviamente un componente che risulta di fondamentale importanza è il monitor. Che sia necessario per un computer o un’aggiunta davvero comoda per il laptop, spesso la scelta del suddetto potrebbe creare confusione, data la vasta gamma di tipologie esistenti e differenze tecniche. Ecco quindi una breve e completa guida per coloro che hanno bisogno di una mano per orientarsi nel vasto mondo dei monitor.
Le principali caratteristiche da tenere in considerazione per un buon monitor sono principalmente:
- La Dimensione
- La risoluzione
- Tipologia e numero di ingressi.
Ci sono poi altre caratteristiche che possono essere considerate accessorie ma da tenere in considerazione se si vuole acquistare il meglio:
- Frequenza di aggiornamento
- Tempo di risposta
- Aspetto
- Altoparlanti e/o telecamere.
Dimensione
La dimensione del monitor ideale dipende sempre dalla necessità che spinge ad acquistarlo. Di norma però bisogna constatare che i monitor più grandi vanno incontro alla maggior parte delle esigenze. Lavorare, giocare o studiare sono tutte attività che saranno facilitate da uno schermo più grande su cui operare. Non bisogna però trascurare anche lo spazio a disposizione che potrebbe veicolare la scelta verso un monitor di più ridotte dimensioni.
In generale possiamo dire che la dimensione ideale di un monitor oscilla fra i 21 e i 27 pollici, all’interno di questo range avremo un dispositivo che soddisfa quasi tutte le aspettative e non rappresenta un elemento eccessivamente ingombrante. Ovviamente dimensioni che superano questo range vanno incontro a necessità più tecniche come l’editing di video o foto.
Risoluzione
La risoluzione è una caratteristica che incide sulla nitidezza dei dettagli visualizzati a schermo. Esistono varie tipologie di risoluzioni e tutte vengono espresse in pixel. Le principali risoluzioni da prendere in considerazione sono:
- 1920×1080: risoluzione standard anche nota come 1080p o più generalmente “Full HD” scendere al di sotto di questa risoluzione non è più consigliabile in quanto al giorno d’oggi il classico “HD” viene considerato obsoleto.
- 2560×1440: Questa risoluzione nota anche come “2K” è utile per coloro che necessitano di lavorare sul ritocco di foto o video ed è per questo consigliato di avere anche una dimensione considerevole del monitor, almeno dai 27 pollici in su.
- 3840×2160: noto come “4K” o Ultra HD è la risoluzione migliore, quattro volte più nitida del 1920×1080, ovviamente è la risoluzione perfetta per videogiochi di ultima generazione e per editing video e foto professionale. Da tenere in considerazione le dimensioni del monitor che dovrebbero essere dai 30 pollici in su e la scheda video che deve essere all’altezza per sostenere una risoluzione del genere.
Tipologia e numero di ingressi
Di fondamentale importanza controllare gli ingressi che presenta il monitor in modo da poter capire se poterlo collegare al proprio dispositivo o meno. Gli ingressi principali sul mercato sono:
- Porta VGA tipologia di ingresso abbastanza obsoleta consigliata per gli schermi con una risoluzione inferiore a 1080p. Da prendere in considerazione solo se sul proprio PC vi è solo ed unicamente l’uscita VGA, dato che in presenza di altre uscite video è raccomandabile puntare su quelle.
- Porta DVI Erede digitale della porta VGA, raramente presente sui computer portatili la DVI è una porta che supporta risoluzioni fino a 2560×1440.
- HDMI, lo standard di connessione video più popolare, supporta le più alte risoluzioni fino a 4K, trasporta sia audio che video ed è l’uscita diffusa sulla maggior parte dei pc, quindi fortemente consigliato per andare sul sicuro.
- Display Port, diffusa sui pc di fascia alta e pc da gaming, ottima per le alte risoluzioni ma pensata per uno specifico obiettivo ossia quello di poter collegare più monitor in successione ad un PC con un solo cavo.
- USB-C, l’ultima frontiera del collegamento, può gestire video, audio, dati e può occuparsi anche della ricarica del dispositivo. Presente sui PC più recenti, quindi non ancora diffusa come HDMI.
Passiamo ora all’analisi di quei fattori accessori che fanno la differenza fra un buon monitor ed il meglio che possa esserci. Un primo punto da tenere in considerazione è la frequenza di aggiornamento che rappresenta la frequenza con cui si aggiorna l’immagine rappresentata sul monitor, essa è espressa in Hertz. La misura standard per i più comuni monitor è 60 Hertz e possiamo considerarla la misura giusta per la frequenza di aggiornamento ma se vogliamo puntare su un monitor dalle ottime prestazioni, principalmente per i videogiochi, si può scegliere fra 120, 144 o 240 Hertz, misure che puntano ad avere animazioni super fluide e molto dinamiche.
Abbiamo poi il tempo di risposta, elemento da tenere in considerazione sempre se siamo nell’ambito del gaming, fondamentale per poter vedere le immagini senza scatti o rallentamenti. Di norma la misura in cui si esprime sono i millisecondi ed il valore consigliato per i videogiocatori è inferiore a 5ms.
I monitor possono essere differenziati anche per rapporto tra altezza e larghezza ed è qui che parliamo di aspetto. La maggior parte dei monitor ad alta definizione utilizzano il rapporto 16:9 espresso in pollici. Ma possono sorgere esigenze di una maggiore larghezza del monitor e per questo si può puntare su un rapporto 21:9 noto anche come Ultra-wide.
Ultimo punto da tenere in considerazione riguarda le periferiche integrate, ossia telecamere e altoparlanti. Averle già nel monitor può certamente risultare utile, soprattutto in ambito lavorativo con tutte le videochiamate che si fanno ma spesso e volentieri la qualità di resa non è delle migliori, al punto che conviene puntare all’acquisto di periferiche video e audio esterne.